
Tutti voi avrete sicuramente sentito in questi giorni dei problemi che Google sta avendo con l’Antitrust dell’Unione Europea, la Commissione europea ha infatti rivolto al colosso una accusa ben precisa:
abuso di posizione dominante nel mercato delle ricerche web
Google ha il dominio assoluto delle ricerche web in Italia e in generale in tutta Europa con una percentuale che si attesta intorno al 90%, e fin qui nulla da segnalare, in quanto ci troviamo in un libero mercato (o almeno questo è quello che dicono, poi vai a vedere…). L’accusa che viene rivolta a Google riguarda il fatto che userebbe questa posizione dominante nel mercato delle ricerche web per favorire altri suoi prodotti a scapito della concorrenza.
La commissione Antitrust ha messo sotto accusa soprattutto il nuovo servizio che l’azienda di Mountain View ha messo a disposizione da qualche mese, ossia Google Shopping, che nelle ricerche è più in evidenza rispetto agli altri concorrenti che propongono prodotti da acquistare. In pratica Google riserva posizioni secondarie ai concorrenti mentre Google Shopping è sempre in evidenza, vedi immagini.
Effettivamente ad una prima occhiata, ogni qual volta si effettua una ricerca al fine di acquistare un qualsiasi prodotto, Google Shopping è sempre presente in prima posizione e questo influisce notevolmente sulla concorrenza che si trova in posizioni secondarie, concorrenza che tra l’altro paga sempre Google per comparire tramite gli annunci (Google Adwords).
Faccio anche presente che anche per il mercato delle ricerche in ambito turistico (il classico caso in cui voi cercate un albergo per andare in vacanza) Google ha introdotto un sistema che funziona in maniera analoga a Google Shopping ossia Google Hotels, e suppongo che anche in questo caso l’Unione Europe interverrà.
Per Bruxelles questo sistema rappresenta una chiara violazione delle norme antitrust presenti in Unione Europea e soffoca la concorrenza danneggiando i consumatori.
Siamo solo all’inizio di questa diatriba legale e Google dal canto suo promette battaglia: ha tempo 10 settimane per rispondere alle accuse che gli sono state rivolte dalla UE…ne vedremo delle belle! 😉